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F1 | GP Austria 2021, analisi qualifiche: Verstappen vola, Ferrari punta sulla gara

Max nuovamente in pole davanti alla McLaren di Norris. Perez terzo precede le Mercedes. Sainz e Leclerc fuori nel Q2, Vettel penalizzato per aver ostacolato Alonso

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Max Verstappen ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono disputate nel pomeriggio al Red Bull Ring, sede del nono appuntamento iridato della stagione. L’olandese della Red Bull ha centrato la settima pole della sua carriera in Formula Uno, la quarta stagionale, la terza consecutiva dopo quelle al Paul Ricard Circuit di Le Castellet e di sette giorni fa sul medesimo tracciato della Stiria. La RB16B sulla pista di casa è semplicemente un passo avanti rispetto alla concorrenza. In particolar modo nel terzo settore, la vettura anglo-austriaca fa la differenza nel cambio di direzione sinistra-destra delle curve sette e otto e nella doppia destra delle curve nove dieci, le cui velocità di percorrenza sono rispettivamente di 265 km/h e 210 km/h.
Oltretutto, come si è potuto denotare dagli onboard dei piloti, la monoposto di Milton Keynes riesce sempre a prendere il punto di corda e ad avere una traiettoria lineare in trazione in uscita dalla curve a bassa velocità come la 3 e la 4. Questi due fattori, mostrano come la vettura abbia sia molta precisione in inserimento sia direzionalità all’avantreno, oltre che un’erogazione lineare della potenza dalla power unit Honda. Lo scorso fine settimana, il costruttore nipponico ha introdotto la specifica 2 del proprio RA621H, la quale ha dato qualche cavallo extra in più di potenza. Assodato lo strapotere del binomio Verstappen-Red Bull sulla pista di Zeltweg, va lodata la strabiliante prestazione odierna di Lando Norris.
Il ventunenne britannico ha centrato la seconda posizione finale, fermandosi ad appena 48 millesimi dal crono della pole position. Il britannico della McLaren è stato protagonista di una qualifica fenomenale, così come ha sempre fatto al Red Bull Ring da quando ha esordito in F1 due anni fa. Sesto nel 2019, quarto l’anno scorso e oggi a dimostrazione di quanto la caratteristiche tecniche della pista situata in Stiria si sposino bene con la monoposto di Woking. La MCL35M è dotata di un’ottima efficienza aerodinamica, la più veloce sui rettilinei, miglior crono nel settore 1, e rapida anche nei settori 2 e 3, quelli più guidati.
Terzo Sergio Perez. Il messicano della Red Bull, staccato di quasi tre decimi dal crono del compagno di squadra, ha portato a termine la missione del team anglo-austriaco, ovvero quello di piazzarsi davanti alle Mercedes. In ottica gara, se il nativo di Guadalajara dovesse sopravanzare in avvio Norris, il costruttore di Milton Keynes potrebbe gettare le basi per agguantare la prima doppietta stagionale, allungando così nella classifica del mondiale costruttori.
Quarta e in quinta posizione rispettivamente per Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Per entrambe le W12 E Performance, il gap cronometrico accusato dalla RB16B dell’attuale leader del mondiale è stato molto simile a quello di sette giorni fa sul medesimo tracciato. Ma, a differenza di sabato scorso, due vetture si sono inserite tra le monoposto tedesche e il poleman. Se Perez dovesse issarsi in seconda posizione, date le velocità di punta della McLaren, Norris potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco per i piloti ma anche per gli strateghi.
Alle spalle del finnico della Mercedes si sono classificate le AlphaTauri di Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, rispettivamente col sesto e settimo crono. A distanza di una settimana, la Scuderia di Faenza ha bissato il doppio piazzamento tra i primi dieci in qualifica. A testimonianza della prestazione fenomenale della AT01, basta vedere il distacco con le W12, meno di un decimo. La vettura faentina è dotata di un’ottima efficienza aerodinamica, sfruttando la bassa resistenza aerodinamica all’avanzamento sui rettilineo e allo stesso tempo il buon carico aerodinamico generato dal corpo vettura lungo il raggio di percorrenza delle curve veloci dei settori due e tre.
Ottava posizione per Sebastian Vettel, che però è stato penalizzato di tre posizioni in griglia di partenza per aver ostacolato Fernando Alonso nel corso delle battute finali della seconda sessione. Lo spagnolo, che era nel suo giro veloce, stava sopraggiungendo nelle ultime due curve ed è stato costretto a frenare bruscamente per evitare di tamponare il tetra campione del mondo che si stava lanciando all’ultima curva. Dalla penalità del pilota dell’Aston Martin, ne hanno tratto giovamento George Russell e il compagno di box Lance Stroll, che hanno chiuso le qualifiche nono e decimo.
Il britannico della Williams è stato fenomenale soprattutto nel Q2, nel quale è riuscito a qualificarsi alla fase successiva ottenendo il suo miglior crono con le mescole medie. Il costruttore di Grove non accedeva al Q3 dal gran premio d’Italia del 2018, quando Stroll e Sirotkin scattarono appaiati in quinta fila. Le prime monoposto ad esser state escluse nella seconda manche delle qualifiche sono state le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente undicesimo e dodicesimo. Sia lo spagnolo sia il monegasco hanno effettuato due short run con le specifiche medium C4 per qualificarsi con quella tipologia di mescola e prendere il via della gara con le medie.
La Scuderia di Maranello aveva già scartato ieri l’ipotesi di percorrere il primo stint di gara con gli pneumatici soft C5, dato che col la temperatura della pista bassa avrebbero accusato graining e con la temperatura del tracciato alta si sarebbero degradate rapidamente. Questa scelta
strategica è stata condivisa dalla maggior parte delle scuderie, dato che tutti i piloti che prenderanno il via dalle prime dieci posizioni lo faranno con le gomme medie. Quello che ha stupito maggiormente, non è stato vedere ambedue le SF21 eliminate, ma vederle dietro addirittura alla FW43 del campione F2 2018. Su questo punto si è soffermato Leclerc, il quale ha analizzato ai microfoni di Sky Sport F1 nel post qualifiche la situazione generale: “Questa è stata una eliminazione che avevamo preventivato? Da un lato ci aspettavamo di non arrivare in Q3, ma dall’altro devo che uscire alla spalle di una Williams a parità di pneumatici utilizzate è stato un po’ meno previsto. Ma, a parte questo, ci aspettavamo il fatto che non saremmo scattati tra i primi dieci. La strategia che abbiamo programmato prevedeva di non partire assolutamente con le coperture soft, per questo abbiamo provato a qualificarsi con le medie. Non ha funzionato, ma non nascondo il fatto che sia sorpreso nel vedere Russell davanti a noi oggi. Sia io sia Carlos (Sainz) eravamo al limite e non potevamo estrarre di più dal potenziale della monoposto. Prendere il via con le mescole morbide sarebbe stato molto difficile per noi sulla distanza di gara, speriamo di trarre beneficio da questa scelta strategica. Partire con gli pneumatici duri? Potrebbe essere un’opzione, la esamineremo ma non ne siamo certiha concluso il ferrarista.
Tredicesimo Daniel Ricciardo, nuovamente escluso nella seconda manche. Per l’australiano della McLaren le difficoltà alla guida della vettura sulla pista austriaca proseguono, ma è soprattutto il confronto col compagno di squadra Lando Norris ad assumere contorni sempre più importanti. Alle spalle del trentaduenne di Perth si è classificato Alonso, quattordicesimo e particolarmente furente contro Vettel per quanto è successo al termine del Q2. Lo spagnolo dell’Alpine è stato autore di un giro fenomenale nel Q1, fermando il cronometro sull’1:04.472 e chiudendo in terza posizione la prima manche.
Nel corso dell’ultimo short run della seconda sessione, il bi-campione del mondo era in linea per quantomeno eguagliare quel tempo prima di dover rallentare bruscamente a causa della presenza in traiettoria dell’Aston Martin numero. Un risultato molto deludente, alla luce del fatto che con lui al volante la A521 si stava mostrando come una delle vetture più competitive. Il trentanovenne di Oviedo ha preceduto le due Alfa Romeo di
Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, rispettivamente quindicesimo e sedicesimo. Hanno completato la classifica Esteban Ocon, 17° e lontano almeno mezzo secondo dal compagno di squadra, Nicholas Latifi, 18°, e le Haas di Mick Schumacher, penultimo, e Nikita Mazepin, ultimo.

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